Fiorella Ghilardotti nasce a Cremona il 25 giugno del ’46, si laurea in Economia e Commercio presso l’Università Cattolica di Milano e nei primi anni ‘70 lavora come operatrice culturale dell’Enaip di Milano.
A metà degli anni ’70 diventa sindacalista, prima nella Fim Cisl (metalmeccanici) e poi alla Filta (tessili). Successivamente viene eletta nella segreteria della Cisl di Milano. Nel corso della sua lunga attività sindacale, Fiorella, oltre ad occuparsi dei problemi di lavoratori e lavoratrici nelle aziende metalmeccaniche e tessili, segue molte altre tematiche, soprattutto le questioni socio-sanitarie e la formazione di lavoratori e lavoratrici.
Sono gli anni di un impegnativo lavoro delle delegate e dei coordinamenti donne Cgil Cisl Uil, al quale Fiorella si dedica nel corso di tutta la sua lunga militanza. Il sindacato sarà per Fiorella la prima forte scuola di vita, che le consente di tenere insieme pensiero, sperimentazione e innovazione con i problemi concreti delle persone “in carne ed ossa”, caratteristica di tutta la sua esperienza sociale e politica. Sono anche gli anni in cui si è sposata e sono nati i suoi due figli.
Nel 1990, terminata l’esperienza sindacale, entra nel PDS e diventa Consigliere regionale . Nel vivo degli anni difficili di Tangentopoli diventa la prima donna Presidente della Regione Lombardia. Dal 1992 al 1994 guida una giunta rosa-verde, dimostrando una forte capacità di indirizzo politico-amministrativo e di confronto con la società lombarda.
Nel 1994 viene eletta deputata al Parlamento europeo, dove resterà fino al 2004 . A Bruxelles e a Strasburgo partecipa intensamente all’attività legislativa, impegnandosi con determinazione per realizzare una legislazione sociale all’altezza dei problemi che toccano la vita delle persone, soprattutto dei più deboli. E’ particolarmente attiva nella commissione europea Pari opportunità e Diritti della Donna, seguendo i temi della parità di trattamento tra uomini e donne nel mondo del lavoro e nella società.
Nel 2003 presenta nel Parlamento Europeo una relazione sul” bilancio di genere” quando per la prima volta si affronta l’analisi dei bilanci pubblici in modo non neutro, ma facendo attenzione alle diversità, per ruolo e responsabilità, che esistono fra uomini e donne.
Fiorella è stata una dirigente politica del Partito del Socialismo Europeo e dal 1997 al 2004 è eletta Presidente della Commissione delle donne del PSE. Il lavoro in favore delle donne è stato una costante del suo impegno politico e istituzionale.
E’ stata anche un’attiva sostenitrice delle iniziative a favore delle donne nei Paesi in Via di Sviluppo, perché non aveva mai inteso le donne come un “problema ” ma come una presenza viva di ogni società.
Alla fine della sua attività di parlamentare europea, Fiorella è tornata all’impegno politico in Italia e a Milano, partecipando attivamente al dibattito politico nel Consiglio nazionale e nella Segreteria regionale dei DS, dove ricopriva l’incarico di responsabile dei problemi del lavoro.
Poi il 13 settembre 2005, dopo aver combattuto tenacemente la malattia, se ne è andata e ha lasciato il ricordo di una donna che amava la sua famiglia, ha sempre seguito la crescita dei suoi due figli, teneva ai rapporti umani e amava spendersi per gli altri, curiosa, caparbia e gentile, politicamente disponibile quanto moralmente rigorosa. Una persona preziosa, che al suo impegno pubblico legava la profondità delle relazioni private.