Fiorella Ghilardotti, cui é dedicata una sala al Parlamento di Bruxelles, ha incarnato in modo esemplare il ruolo del parlamentare europeo.

In tempi in cui (prima del trattato di Lisbona) le competenze del Parlamento non erano pregnanti come oggi e come ancor più saranno in futuro (cosa che io spero vivamente), Fiorella è riuscita ad essere molto incisiva su alcuni dossier e ha saputo imprimere un indirizzo forte ad alcune scelte in materia di pari opportunità, di lavoro e formazione, di diritti di cittadinanza e di welfare, solo per citare alcuni tra i suoi campi di interesse e di impegno più forti.

Non era facile, e non lo è ancor oggi! sottolineo questo aspetto per evidenziare il fatto che incidere da parlamentare sulle scelte della Commissione europea e cambiare sul piano legislativo direttive e regolamenti vuol dire “negoziare alla pari” con il Consiglio. E non è semplice, ma si può riuscire a farlo a patto che (e qui sta la diversità) si sia un parlamentare competente, presente, autorevole e punto di riferimento nelle proprie Commissioni parlamentari e nel proprio gruppo politico.

Fiorella Ghilardotti è stata tutto questo e ha fatto tutto questo. solo così si spiega quanto sia riuscita a imprimere un indirizzo progressista, di solidarietà ed equità, ai dossier di cui è stata relatrice o shadow (relatrice ombra), quanto abbia influenzato e aiutato a costruire la linea del gruppo parlamentare, allora gruppo dei socialisti europei, e quanto abbia lasciato in termini di ricordo e di eredità politica e programmatica. i parlamentari europei possono anche lavorare molto, ma in solitario, oppure possono, come Fiorella, assumere ruoli di leadership coordinando un gruppo di lavoro, avendo ruoli di coordinamento politico e responsabilità di iniziativa programmatica. tutti coloro che hanno vissuto la sua stessa legislatura, di qualunque gruppo o nazionalità, a partire dall’attuale Presidente del Parlamento europeo Martin schulz, l’hanno ben apprezzata e valutata come una donna di grande capacità e levatura.

Anche in italia, da convinta e appassionata europeista, Fiorella ha saputo diffondere la conoscenza dell’Europa, seminando idee, contenuti e prospettiva europea. Come l’ho conosciuta in Regione Lombardia, preparata, tenace, appassionata e autorevole, così è stata nelle istituzioni europee, seppure fosse per lei un piano nuovo, ma ben presto del tutto familiare.
Grazie Fiorella, continueremo tutte e tutti a lavorare nella prospettiva dell’unità politica e della costruzione degli “stati Uniti d’Europa”, anche raccogliendo il tuo testimone.

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